Perché visitare Dubai durante il Ramadan? Perché dovresti scegliere proprio questo periodo dell’anno per conoscere questa meravigliosa città?
Sono appena tornata dal mio viaggio on the road di dieci giorni che mi ha permesso di tornare, a distanza di un anno, in una delle città più travolgenti e assurde del mondo: Dubai.
Questa volta però abbiamo deciso di partire in un momento dell’anno molto sentito dal popolo musulmano, il Ramadan, un’esperienza unica che mi ha permesso di vivere la città con occhi nuovi, diversi, colmi di emozione, curiosità, ma soprattutto rispetto.
Ma andiamo con ordine.
Che cosa è il Ramadan? E come funziona?
Il Ramadan è il nono mese dell’anno secondo il calendario lunare musulmano, nel quale, secondo la tradizione islamica, Maometto ricevette la rivelazione del Corano. Essendo legato ai mesi lunari esso non cade mai in un mese specifico, ma varia di anno in anno e ha una durata che oscilla tra i 29 e i 30 giorni.
E’ il mese sacro del digiuno, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina. Il digiuno è obbligatorio per tutti i musulmani adulti e sani che, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto non possono mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali.
Sono esenti dal digiuno i bambini, gli anziani, i malati, le donne in gravidanza o che allattano.
I pasti ammessi durante il Ramadan:
Suhur: il pasto consumato poco prima dell’alba, quando fuori è ancora buio, e consiste nel bere acqua e mangiare frutta.
Iftar: il pasto serale che, dopo la preghiera, interrompe il digiuno e diventa un occasione di condivisione con amici e parenti, a mio parere, il momento più coinvolgente e significativo della giornata: vedere tutte quelle persone sedute una accanto all’altra a condividere il pasto, è stato uno dei ricordi più belli del mio viaggio.
Visitare Dubai durante il Ramadan: come comportarsi
Poco prima della partenza ho cercato di raccogliere più informazioni possibili riguardanti l’abbigliamento e il modo di comportarsi in un momento dell’anno cosi importante e delicato per i musulmani, e con mio grande stupore mi sono resa conto che sono pochissime le persone che decidono di visitare Dubai in occasione del Ramadan, e che sono ancora meno le informazioni reperibili sui siti internet, soprattutto italiani.
Ed è proprio per questo motivo che ho deciso di condividere con voi la mia esperienza, per mostrarvi un lato della città ancora nascosto, in grado di offrire a tutti i visitatori un’esperienza culturale unica e indimenticabile.
Iniziamo subito con il dire che Dubai è ormai una città molto turistica, il che la rende molto più aperta e permissiva rispetto ad altri paesi musulmani, come ad esempio l’Oman, che abbiamo avuto modo di visitare nell’arco dello stesso viaggio.
Ecco allora questi pochi e semplici consigli che se seguiti, renderanno il vostro viaggio a Dubai uno dei più belli mai vissuti fino ad ora:
mangiare e bere in pubblico
Una delle mie più grandi domande prima della partenza era proprio questa: “posso mangiare o bere durante il Ramadan?”
La risposta è si, l’importante è farlo in modo discreto, ma soprattutto non in pubblico.
Ma state tranquilli, questo non significa che dovrete nascondervi in un bagno per mangiare in fretta e furia un panino o per bere un po’ di acqua ( su internet ho trovato di questi consigli!).
A Dubai, come anche ad Abu Dhabi, i ristoranti degli alberghi continuano il loro normale servizio anche durante il giorno, così come le food court dei grandi centri commerciali che installano lungo l’entrata degli alti pannelli di plastica il cui accesso è consentito solo ai bambini e ai non musulmani.
Il discorso cambia quando si parla dei ristoranti situati nel resto della città, frequentati sia dai turisti ma anche, e soprattutto, dagli abitanti del posto. In questo caso abbiamo trovato molti locali chiusi fino alla sera (intorno alle 19, quindi il problema non si pone per la cena) ad eccezione delle più grandi e famose catene di fast food, che generalmente continuano a rimanere aperti, oscurando con dei grandi teloni neri le vetrate.
La cosa che più mi “spaventava” però non era il cibo bensì l’acqua.
Come si può non bere tanto in una città così calda e afosa?
Anche in questo caso ogni timore si è rivelato più che infondato. Ogni qualvolta avevamo bisogno di bere entravamo all’interno delle food court, in albergo o all’interno della nostra stessa macchina che, come quesi tutte le macchine negli Emirati, ha i finestrini oscurati sia davanti che dietro.
l’abbigliamento
Rispetto all’anno scorso, in cui ho visitato Dubai ma non in occasione del Ramadan, non ho notato grossi cambiamenti dal punto di vista dell’abbigliamento. Non dimentichiamo infatti che Dubai, anche se molto tollerante e aperta verso i turisti e in generale il mondo occidentale, rimane pur sempre un paese musulmano. Dunque niente vestiti scollati, gambe troppo scoperte ( non più del ginocchio) o abiti troppo attillati non solo in occasione del Ramadan ma durante tutto l’arco dell’anno.
Ricordiamo sempre che quando si è in viaggio in un altro Paese del mondo, non importa se lontano o vicino a noi, bisogna sempre rispettare le loro tradizioni e i loro modo di vivere, d’altronde è proprio questa la parte più bella di un viaggio non trovate?!
Perché visitare Dubai durante il Ramadan: per risparmiare
Nell’immaginario collettivo Dubai è una città costosa, anzi costosissima, la meta scelta dai ricchi che qui possono sperperare i loro soldi nei modi più strani e inimmaginabili.
La verità però è ben diversa.
La realtà è che Dubai è molto più economica di altre città europee o del Nord America.
Certo, è possibile spendere anche diverse migliaia di euro per una stanza extra lusso o per una cena in qualche ristorante con un menu da capogiro, ma in generale, la città è cucita su misura per tutti quei viaggiatori desiderosi di conoscere un nuovo paese ma con un occhio sempre attento al portafoglio.
Ma c’è un’altra bella notizia: durante il Ramadan i prezzi degli alberghi, anche quelli più famosi, si abbassano notevolmente, permettendovi così di risparmiare anche diverse centinaia di euro.
Lo stesso discorso vale per i ristoranti che, la sera, offrono dei menu particolari con porzioni molto abbondanti, pensati per essere condivisi con gli amici o con la famiglia a prezzi molto bassi.
Perché visitare Dubai durante il Ramadan: per vivere la città senza turisti
Sarà per via della poca informazione o forse per un infondato pizzico di paura, ma i turisti che scelgono di visitare Dubai durante il Ramadan sono davvero pochi.
La città è molto meno affollata e questo permette al turista di godersi la città con calma, senza file interminabili o quella fastidiosa ressa che caratterizza le attrazioni più famose.
Sembra quasi di trovarsi in un’altra città.
Un’altra Dubai.
Calma e silenziosa, scandita dai ritmi lenti della quotidianità, proprio quella quotidianità che il viaggiatore sogna di vivere e respirare a pieni polmoni, per assaporare appieno la vera essenza della città, lontano dalla superficialità che colora i luoghi più conosciuti, colmi di turisti e apparenza.
Perché visitare Dubai durante il Ramadan: per immergerti completamente nella cultura locale
Non resta che concludere con il motivo principale che vi dovrebbe spingere a visitare Dubai in un periodo così speciale dell’anno: immergersi nella cultura locale.
Esatto, ho proprio detto speciale.
Perché in quale altro modo si potrebbe definire un momento così importante per un popolo?
Come si può descrivere, a parole, il vortice di emozioni inaspettate che arrivano dritte al tuo cuore, come una leggera carezza?
Come si può non desiderare di conoscere un popolo in tutti i suoi aspetti, proprio in quell’esatto istante che ce li mostra in tutta la loro fragilità, spogliati da quei numerosi stereotipi e preconcetti che si sono annidati nella nostra testa e che diciamocelo, sono difficili da spazzare via.
Perché ci sono cose che non possono, non devono essere raccontate.
Devono essere vissute sulla nostra pelle e viste con i nostri occhi.
Solo questo ci permetterà davvero di andare oltre, oltrepassando tutti nostri preconcetti e le paure infondate, per essere finalmente liberi di vivere l’ospitalità, i sorrisi, quelle azioni lente e quotidiane generalmente nascoste da quel velo lussuoso e artefatto che li veste per tutto il resto dell’anno.
Visitare Dubai durante il Ramadan significa vivere un popolo con tutta l’energia che si ha in corpo.
Significa condividere sorrisi e risate con sconosciuti.
Significa entrare in contatto con una realtà completamente diversa dalla nostra che deve essere vissuta con i propri occhi, toccata con le nostre stesse mani, al fine di abbattere quelle barriere che oggigiorno sembrano sempre più alte, sempre più solide, quasi indistruttibili.
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